Jessica Bailiff Entra In Boring Machines. Click Per Infos.
E’ con enorme soddisfazione che Boring Machines annuncia che Jessica Bailiff, artista americana prossima a pubblicare il suo quarto album per la Kranky di Chicago, entra a fare parte del proprio roster.
Jessica Bailiff è una delle perle dell’underground americano dell’ultimo decennio. Autrice di tre album a suo nome per la Kranky, bibbia del suono “altro” oltreoceano, ha pubblicato inoltre dischi a nome Clear Horizon (con Dave Pearce dei mitici Flying Saucer Attack), Eau Claire (in coppia con Rachel Goldstar di Experimental Aircraft, Monster Movie) ed ha inoltre collaborato con Odd Nosdam (ex-Clouddead) all’album Burner uscito per Anticon.
Il nuovo album Feels Like Home in uscita il 24 Luglio ancora per Kranky (distr. Wide in Italia) segna una ulteriore progressione nella ricerca sulla scrittura. Più spoglio di orpelli ed effetti rispetto ai primi lavori, il disco offre mezz’ora di songwriting pulito e cristallino condotto da una splendida voce che appoggia su leggere melodie di chitarra acustica e soffici synth. Melodie memorabili e ricerca sui suoni, piccoli tocchi di piano, soffi di chitarra e poi.. quella voce.
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Ricordo a tutti la recente uscita di My Dear Killer che è anche la prima produzione e manifestazione di Boring Machines.
L’album “Clinical Shyness” è un gioello di mezz’ora che unisce con il biadesivo Nick Drake e i Sonic Youth. Lo-fi per necessità e non per scelta, affascinante come un diamante grezzo, è stato pubblicato così com’era, senza ulteriori overdubs e abbellimenti.
My Dear Killer è disponibile per servizi/interviste a: mdk@boringmachines.it
Press clippings:
“…sette croniche flagellazioni psychofolk, feedback con gli occhi pesti […] ci sarà sempre un momento in una giornata che porterà ad avvertirne il bisogno.” (7/8) BLOW UP – ENRICO VERONESE
“Clinical Shyness” esercita un fascino intimo dovuto alle atmosfere oniriche che lo dominano. Melodie malinconiche e a tratti appena sussurrate si vanno a incontrare con lampi di feedback urbano e delicati arpeggi […] piccoli e fragili tasselli sonori, benché concepiti in tempi diversi, si caratterizzano per una continuità che mantiene costante una certa tensione emotiva.” (7) ROCKERILLA – EDOARDO FRASSETTO
“..uno dei migliori esperimenti di canzone d’autore “deviata” che ascoltati recentemente in Italia. Le canzoni sembrano provenire dal magma primordiale dei sentimenti più autentici e grezzi..[..] Laddove sembra arrivare un punto di fuga, arriva la stangata delle chitarre elettriche. Aggressive, Violente. Un taglio lacerante al cuore.” MUCCHIO SELVAGGIO/FUORI DAL MUCCHIO – HAMILTON SANTHIA’
“..da far invidia al Lou Barlow più intimista […] più minimale dello Springsteen di “Nebraska” […] risulta così estremamente emotivo ed intimista” FREAKOUT ONLINE – VITTORIO LANNUTTI
“Un disco che per certi versi spande sensazioni invece che proporre canzoni, vive di agglomerati d’atmosfere invece che di strofe e refrains, si perde in una forma di timida enunciazione dell’essere dimessa quanto certa d’esistere, eterea quanto sottilmente psichedelica, onirica nell’attitudine quanto ipnotica nei toni” SENTIREASCOLTARE – FABRIZIO ZAMPIGHI
Per qualsiasi informazione potete rivolgervi all’Ufficio Stampa di Boring Machines: stefano@boringmachines.it
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A tutti una buona giornata
Onga x Boring Machines
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