(Copro Records 2006)
Vi ricordate per caso i Sacramental Sachem? No? Neanche io, erano il nome con cui hanno girato fin dal 1989 gli olandesi Fuelblooded. E uno penserebbe che un gruppo dall’esperienza più che quindicennale, abbia imparato a scavarsi una piccola nicchia d’indipendenza.
Purtroppo così non è, visto che gli olandesi allo stato attuale suonano deathcore melodico/metal scandinavo in modo davvero non dissimile da Darkane, Soilwork e i soliti noti svedesi che conosciamo tutti a memoria.
E se l’esperienza paga in quanto a tecnica e sicurezza nei propri mezzi, basta sentire gli assoli in Dream Tech Inc o Hate Of A Thousand Ages, invece non gli è servita minimamente per inventarsi qualcosa di minimamente diverso dal resto della scena. La scelta poi di alternare vocalizzi puliti a quelli in growl, non è stata delle più brillanti, trasmettendo spesso l’idea che le canzoni si somiglino tutte.
La produzione fa il suo dovere, niente di più, non riuscendo a trasmettere quella rabbia che ti strappa i molari a morsi; la batteria è perfetta ma il doppio attacco di chitarra è mixato in maniera eccessivamente uniforme, rendendolo quasi superfluo.
Insomma se pure i Fuelblooded si salvano dai gruppi d’imitatori senza arte nè parte, non riescono neanche a presentarsi come significativi esponenti del genere. “Inflict The Inevitable” è tutto sommato un disco più che discreto, ma presentando nulla di nuovo in una scena ormai satura, quanti dischi del genere potremmo ancora ascoltare senza stancarci?
Voto: 6
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Autore: nukep@inwind.it