(Mousikelab / Wide 2006)
Il disco di debutto di Andrea Bracali e Andrea Masi, uniti al dj fiorentino Francesco Bigazzi segna un nuovo centro per la nostrana Mousikelab, etichetta ormai di spicco nel panorama electro-eclectic italico.
Il disco è un miscuglio di generi che vanno dall’electro-tech à la Aphex Twin (Nivea-dev) all’hip-hop Warp/Ninja Tune degli anni 90, dove tutto era possibile, dove dj come Amon Tobin o Krush proponevano musiche non catalogabili, sempre al confine, sempre oltre la definizione.
Non è facile riassumere le tendenze electro degli ultimi anni senza risultare didascalici. Avendo come base il trip-hop (Treesta) o il break-beat (Numa Squeeze), riportando alla mente il periodo electro dei capiscuola Casino Royale, spezzando il ritmo (Evry Kebab), utilizzando samples giocattolosi e un po’ nerdy à la Toy (Intimo Personelles), incastrando con organicità blocchi sonori sul classico 4/4, amalgamando il tutto con una produzione professionale, gli Ether ci propongono, sempre e comunque da una prospettiva rigorosamente underground, un disco che vale. E sorprende.
Se anni fa non si poteva prescindere dal Regno Unito per il nuovo, oggi siamo felicemente ‘costretti’ ad aprire le orecchie anche alla periferia, che molte volte – come in questo caso – sforna dei prodotti superiori a qualsiasi aspettativa. Anche se necessariamente piantato su un tipo di electro cupa in certi punti tangente al lavoro degli Autechre, il rimescolamento composto dagli Ether si rivela essere originale, fresco e non banale, con moltissime sonorità nuove che creano visioni futuribili e mondi velocissimi, come nelle vedute dalle astronavi di Blade Runner o come in qualche libro cyberpunk di Gibson. Questa visionarietà fa ben sperare per una carriera internazionale piena di lustrini e di paillettes. Complimenti.
Mousikelab:
http://www.mousikelab.com
Voto: 9
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Autore: taffey6977@gmail.com