(Autoproduzione 2005)
Un distillato di indie pop anglosassone l’esordio dei Cherif Galal. Sette tracce che spremono il meglio di vent’anni e passa di brit sound, da vaghi, vaghi sentori di Smiths che affiorano qua e là, passando per ricordi della new wave più morbida (sentire The Mirror), fino a frequenti assonanze con Richard Ashcroft e i suoi Verve, mai plagio e sempre ottima metabolizzazione comunque, specifichiamo a scanso di equivoci. E nel mezzo si potrebbero inserire mille nomi, Starsailor, Coldplay e i subpoppiani The Shins come più noti, fino addirittura ai Police (il ritornello di It’s all been true e finisce lì). Chi più ne ha più ne metta.
Più che soffermarsi sulla qualità dei singoli brani (le iniziali traccia omonima e Helen comunque le più riuscite), sono da lodare la qualità dell’insieme, davvero ben coeso, la freschezza delle melodie, mai scontate (songwriter col fiore all’occhiello in I’m Thinking About You), e l’ottima qualità degli arrangiamenti, suoi quali scivola la soffice e tenue voce del cantante dei Cherif, dal timbro particolare e mai a disagio.
Certo non ci sarebbe da stupirsi ad ascoltare tra un pò di tempo i Cherif Galal in alta rotazione su radio o Mtv, nè a ritrovare un loro brano nella colonna sonora di qualche telefilm adolescenziale d’oltreoceano: e non è certo un insulto, ma la semplice constatazione che queste canzoni sono peggio di colla a presa rapida, non te ne stacchi facilmente. Sperando che la colla tenga nel tempo, aspettiamo il botto.
Voto: 8
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Autore: alealeale82@yahoo.it