(Teen Sound 2006)
Il quartetto di Ravenna che nel recente passato si era fatto notare per alcune cover come Sono un ragazzo di strada o Il treno della morte sforna un notevole CD d’esordio.
“Il buio è tra di noi” risulta un lavoro a due facce: nella prima parte canzoni scritte in italiano che riportano alla memoria gruppi storici del beat italiano come I Corvi mentre nella seconda parte i testi sono in inglese e si dirigono inevitabilmente verso il garage punk anglosassone.
Coerentemente ai propositi di revival l’album si apre con Il buio è tra di noi e Veleno: si capisce subito però che il lavoro dei cavernicoli non è di semplice archeologia musicale perché la durezza delle chitarre ricorda anche altre ere musicali in particolare sono continui rimandi al pre-punk (ad esempio i Cramps) oltreché ai Fuzztones. Questa opera sotterranea e appena percettibile di fusion tra 60 e 70 continua con gli altri brani in italiano: E’ sempre uguale tra di noi, il top dell’album Vigliacco (dei Gruesomes) e Bugia; come in una ricetta gli ingredienti sono vari: una dose di Beat, una di garage punk, un quintale di Fuzztones ed una spolverata di surf.
Un risultato diverso viene ottenuto con gli stessi ingredienti ma con dosi diverse e testi in inglese: forse è questa la parte debole dell’esordio dei Cavemen (e non lo dico per puro sciovinismo) ma comunque pollice in alto per questo lavoro purtroppo troppo raro nel panorama musicale italiano.
Voto: 7
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Autore: giusy.bb@libero.it