The Impossible Shapes ‘Horus’


(Secretely Canadian/Wide 2005)

Dall’ Indiana dopo un duro lavoro arriva prodotto da Lon Paul Ellrich il quinto album degli Impossibile Shapes che sono il bassista Aaron Deer, il chitarrista-bassista Jason Groth, il batterista Mark Rice e il factotum (cantante, autore, chitarrista) Chris Barth, i quali hanno tutti alle spalle esperienze e partecipazioni in altri diversi album ‘Songs: Ohia/Magnolia Electric Co’, ‘The Coke Dares’, ‘John Wilkes Booze’. Sostenuto da un’ottima base ritmica (complimenti al batterista), questo album mostra la propria doppia anima divisa tra un folk (inglese) lirico e naturalistico The Beast, I move by the moon, arpeggiato Sundance, in controtempo Bombs e un rock che discende direttamente dai Pink Floyd evidentissimo in Survival e Demon Love. Sono litanie brevi che raccontano storie fantastiche popolate di demoni e principesse e dalle quali emerge una malinconia un po’ acida e amara.

Voto: 7

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Autore: fran_catalini@yahoo.co.uk