Ottodix ‘Nero’


(Discipline/Venus 2006)

“Nero” è il secondo lavoro degli OTTODIX, anche se mi sembra assurdo parlare al plurale come se si trattasse di una band. Infatti, è questo il progetto solista di un, meritatamente egocentrico, Alessandro Zannier che ha scritto, prodotto, arrangiato e suonato l’intero disco, ad eccezione del brano Il mutante, cantato e suonato dall’ex componente degli OTTODIX Carlo Rubazer. Persino il progetto grafico-artistico del book e del sito web è opera di Zannier.
Il disco, prodotto ed arrangiato egregiamente, contiene 14 canzoni cantate in italiano (eccetto un brano strumentale). I testi di Zannier sono interessanti ma a volte un tantino prevedibili. Facile è capire quali sono i gusti musicali di questo dark-pop autore: immagino abbia ascoltato i migliori Depeche Mode degli anni ’80, ma non solo! Come la sua stessa presentazione, allegata al disco, descrive, a tratti si intravedono rimembranze tra i Massive Attack e Tricky, ma anche italiani come i La Crus. Più che riferimenti, a volte appaiono vere e proprie influenze negative che annientano la propria personalità e l’identità musicale che sicuramente Zannier non ha ancora trovato. Marcata è la presenza dei Depeche Mode in questo progetto, persino la voce ricorda troppo quella di Gahan, mentre alcune chitarre sembrano addirittura campionate dal repertorio di Martin Gore. Un vero peccato per questo compositore, autore e produttore che ha sicuramente molto talento ma non riesce a farlo emergere come la musica italiana meriterebbe.
Finiamola di clonare i miti oltre confine. Smettiamola di scopiazzare musica e produzioni che non ci appartengono e facciamo i conti con quello che siamo. Mi aspetto molto di più dagli OTTODIX. Staremo a vedere!

Voto: 5

Link correlati:Sito Ufficiale Ottodix

Autore: annalisa.perri@libero.it