(Tibprod 2006)
Rieccoci qui per parlare d’Italia, e che Italia! Che Italia?! L’Italia del manipolo di elettronauti dislocati lungo la penisola che risponde al nome di Oscillator 707. Merito sempre della norvegese Tibprod se arrivano tra le nostre mani questi supporti e alle nostre orecchie queste musiche che riescono ad osare e a spingersi nei territori della sperimentazione più estrema pur senza perdere di lucidità e di risolutezza, riuscendo anche a mantenere un certo ordine cinematico e una certa compiutezza discorsiva nel loro incedere visionario. Si, siamo giunti, finalmente, al secondo capitolo della serie di remix curati dal tiriestino Gregorio Luisi, meglio conosciuto negli ambienti col moniker di Guignol Dangereux. “Suite#2” mette di nuovo in scena un’impressionante spettro di attitudini e stili, facendo emergere una cifra generale che, rispetto al precedente capitolo, ha a che fare in maniera decisamente più marcata con l’electro e l’industrial. Notevole è la competenza degli oscillatori nel plasmare umori creando una miscela sonora suggestiva e molto personale, impressionante poi è il lavoro di rifinitura di Dangereux. Peccato solo che tutti i 14 episodi siano concentrati in un’unica traccia di 50 minuti, rendendo difficile, durante il percorso sonoro, l’identificazione dell’autore di turno, o forse questa potrebbe anche essere una peculiarità…chissà.
Voto: 8
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