(Small Voices/Microsuoni 2006)
Ancora Gianluca Becuzzi, questa volta spogliato della maschera Kinetix e messo a nudo nella sua poliedrica vena artistica dalla benemerita etichetta italiana Small Voices. Impossibile non rimanere sorpresi dal lato più umano e ‘sdigitalizzato’ dell’artista di Piombino, soprattutto per i cultori delle sperimentazioni ai limiti del suono e dell’algoritmo del suo alterego. Eccoci allora di fronte a questo “Memory Makes Noise”, lavoro a tutto tondo sui quali significati semantici rimando a commenti di più larga manica. Per quel che riguarda invece il fattore prettamente sonoro, il disco è ancora di quelli da non lasciarsi sfuggire: 3 lanscapes a tracciare suggestioni di varia intensità che si alternano anche nel corso della stessa singola traccia. L’iter in questo limbo sonoro corre però lungo il filo di un tema ‘discorsivo’ ben preciso, cupo e visionario, quasi da soundtrack, tutto questo nonostante si passi da drones distesi e dilatati, a incursioni di rumore bianco, a sciabolate noise, a punteggiature parlate, a inserti strumentali, in un meccanismo cinematico irregolare, dal quale aspettarsi di tutto, ad ogni momento. Difficile quindi tentare di fare il punto su questa ambient cangiante, che alterna momenti di tensione ad altri di placida fluttuazione in un clima di costante piazzamento e ad alto tasso emozionale. Difficile anche non esserne totalmente rapiti.
Voto: 8
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