Di Cristina Contilli
“Balestrucci. Un racconto in versi” della poetessa fiorentina Mariella Bettarini è un poemetto che racconta una stagione di vita di questi uccellini, simili nell’aspetto alle rondini, ma di dimensioni più piccole: dall’arrivo alla costruzione del nido, dalla nascita di cinque cinque piccoli alla nuova migrazione, la vita scorre dalla primavera all’autunno “e dunque insieme / s’alzano a volo una mattina – insieme / battono le penne verso / la luce – nella vertigine / del rovesciato abisso / insieme vanno / ora volano alti”.
Mariella Bettarini è nata nel 1942 a Firenze, dove vive e lavora. Ha insegnato per venticinque anni nelle scuole elementari.
Dagli anni ’60 collabora a giornali e riviste con scritti di critica letteraria e sui rapporti tra cultura e società.
Dal 1998 al 2000 ha curato per il mensile “Poesia” una rassegna dal titolo “Donne e poesia”, in cui ha antologizzato il lavoro poetico di circa cento autrici italiane dal ’63 al ’99.
Nel 1973 ha fondato (e da allora diretto) il quadrimestrale di poesia “Salvo imprevisti”, che dal 1993 ha preso il nome de “L’area di Broca”, semestrale di letteratura e conoscenza.
Dal 1984 cura, con Gabriella Maleti, le Edizioni Gazebo. I suoi testi sono stati tradotti in varie lingue.