(Be Here Records – Escape From Today 2006)
Fosse tutto così l’indie rock nostrano ci sarebbe da rallegrarsi e stappare champagne. Difficilmente, però, ascoltando i promo o i demo di casa nostra, vengono fuori band tanto carismatiche ed interessanti. I musicisti nostri connazionali sembrano in prevalenza tesi all’emulazione delle gesta di Marlene Kunz, Verdena ed Afterhours, quasi che la musica iniziasse e finisse con queste band. Anatre Supreme e Yokotobigeri, invece, hanno scelto un sentiero più impervio, fatto di solidità geometriche e sperimentazione, ed alla fine hanno ragione loro: questo split CD è decisamente oltre la media.
Le prime quattro tracce recano la firma Anatre Supreme, trio dedito a jam strumentali all’insegna di una mescolanza di hard-rock e metal (quello di ascendenza sabbathiana) con venature psichedeliche. Il sound è robusto, compatto, roccioso; il drumming è possente, ma mai invadente e la chitarra incide riff maschi nella migliore tradizione di Page e Iommi.
Se le Anatre Supreme ci mettono, per così dire, i muscoli ed il cuore, il cervello ce lo mettono gli Yokotobigeri, atipica formazione composta da due chitarre, due batterie ed un basso. I loro tre brani sono uno schizofrenico rompicapo in cui hard-rock, metal, punk-hardcore e noise vanno a braccetto e si incastrano in strutture di marchio prog, in cui i cambi di tempo e mood si susseguono a rotta di collo. Il cerebralismo dell’operazione è attenuato dall’innegabile carica fisica dell’insieme, così come, in effetti, i pezzi delle Anatre Supreme non erano solo brutale possanza: una mescolanza potente, dunque, che accresce ulteriormente il valore di questo lavoro condiviso e fa ben sperare per il futuro dei due gruppi.
Voto: 7
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