(Discus records 2006)
Potremmo sezionare l’identità di “Some Thoughts About Shkrang!’ in due parti (quasi) perfette:
un organismo penetrato da sensazioni contrastanti in cui l’improvvisazione radicale, incarnata
dalla coppia sax-batteria di Mick Beck e Paul Hession, forma un sottile gioco di ‘scambi’ con
l’anima più indiavolata, o rock, di Dave Tucker e con la sua chitarra; tra parentesi, a confermare
frequentazioni ‘rocciose’ di quest’ultimo, vengono incontro una serie di trascorsi nel post punk – classe ’78 – in
supporto ai Fall di Mark E. Smith.
Le tracce qui ‘esposte’ sono il frutto di alcuni concerti attuati tra Spagna e Inghilterra due anni fa, le quali
registrazioni, come solitamente capita in simili entourage (e)sperimentali, sono state in un secondo tempo ri-trattate al laptop
dalle mani ‘elettroniche’ di Tucker.
Animo instabile dunque, cannocchiale posto in due postazioni discrepanti: si nutrono sentimenti ‘arditi’ per il free jazz
autentico e si architettano tributi di libertà sonora incondizionata, volti con lo sguardo a vecchi leoni di un tempo
passato (Archie Shepp). Ma le carte mescolate con velocità, si sa, modificano celermente l’andamento
del gioco, portando così a formulare stati d’animo in crescendo, dove la ‘scontrosità’ degli strumenti viene scolpita
anche a colpi di elettricità – dominante – e mood elettro / progressive / minimale / lisergico;
ben si trovano esempi in ciò tra l’ascolto di Ballroom Dancing, Washing e Study in C minor.
Non potevano combinarsi meglio le poche e dirette parole stampate da presentazione all’interno
del cd:
‘…the Beck/Hession duo is legendary for focus and power. Add Tucker’s spikey guitar/electronics and there’s something striking –
Could be hammer blows on anvils, or industrial strife. It’s Unusual and Intense. The best of abstract free and wreckless driving…’
Voto: 7
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