(Madcap Collective/Silly Boy Entertainment 2006)
“Big Saloon” è l’esordio discogafico di Beatrice Antolini , musicista di stanza a Bologna, approdata sulle scene musicali grazie alla sinergia tra due importanti labels del panorama indie, la Madcap Collective e la Silly Boy Entertainment. Registrato negli ultimi due anni con la fondamentale collaborazione di Marco Fasolo (chitarra e voce nei Jennifer Jentle ), “Big Saloon” è un disco che si ascolta con estremo interesse, per via della notevole capacità della sua autrice di sintetizzare in brani di non più di 4 minuti una varietà a tratti impressionante di spunti sonori.
L’opera, infatti, è un garbato carosello composto da bozzetti indie-pop, talvolta venati di psichedelia, conditi da effetti elettronici e contrassegnati da un pianismo tendenzialmente jazz, che ben asseconda gli schizofrenici cambi di mood della Antolini, contesa tra piglio sbarazzino e riflessione intimista.
Tra le composizioni più significative, spiccano la saltellante e nervosa Topogò (Dancing Mouse), che non ha nulla da invidiare a certe sfrenate danze dei Dresden Dolls, le jazzate Lazy Dazy, Micheal Night e Moved From A Town, Riule Ule con il suo incedere quasi ipnotico ed un bel fraseggio di sinth, la giostra colorata di Applebug And His Dolls, l’eterea Coca Cola Shirley Cannonball e la blueseggiante Hi! Goodbye!, vertice assoluto delle nevrosi dell’autrice, impostata com’è sull’alternanza di momenti follia ad altri decisamente più interlocutori.
Un disco notevole, ricco di idee, insomma, con cui si impone all’attenzione di addetti ai lavori e non un talento singolare, capace di spaziare tra mille idee diverse senza perdere la bussola, e soprattutto in grado di dare una forma ben definita, una fisionomia, a questo suo constante vagare in terre sonore difficili, sperimentali. Brava.
Voto: 8
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