(Staubgold/Wide 2006)
Merita un’attenzione particolare questo trio di polistrumentisti scozzesi totalmente persi in un universo sognante, dalle mille tinte e di impossibile classificazione. Il loro ‘Limelight Cordial’ mette in gioco una ragguardevole mole di umori e di stili, mescolati senza soluzione apparente con spiccato piglio ludico. Un carillon postromantico che dispensa melodie arrangiate in assoluta libertà formale, in un puntiglioso lavoro tessiturale che assembla spoken words, piani, samples ed una miriade di frammenti strumentali percussivi e a corda non proprio convenzionali. Osano gli Hassle Hound, giocano con i suoni, li manovrano con criterio e con competenza, quello che viene fuori è un folk visionario contaminato da arie etniche ricche di reminiscenze latine, caraibiche e brasiliane. Ben 15 episodi che si alternano lungo 60 minuti di policromie da percorrere con la mente disposta a vagare, una miscela di calde atmosfere che saprà catturare anche gli ascoltatori più abitudinari.
Voto: 6
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