(Dunya Records/Felmay/Egea Distribution 2006)
Nuova opera per una delle formazioni più importanti della musica gnawa del Marocco, genere che si esplica sotto forma di rituale antico intrecciato con la religione islamica nella branca del sufismo e che unisce indissolubilmente musica e danza per il raggiungimento di uno stato di trance mistica incredibilmente e totalmente trascinante. Giudati dal maestro di cerimonie Abdenbi El Gadari al g’mbri (liuto-tamburo) e al t’bel (grosso tamburo a doppia membrana) i cinque musicisti danzatori che usano a loro volta come strumento la voce e il qaraqeb (castagnette in metallo) si prodigano in una incredibile performance sonora che induce immediatamente l’ascoltatore a creare un’immagine mentale della danza, riuscendo a comunicare la visione di infuocati e penetranti ritmi sonori fino a dargli la sensazione di essere parte integrante del rituale. L’ascolto continuo lo porta in una dimensione nuova e lo induce alla catarsi acustica, per una nuova esperienza sonora al successivo brano. La progressione sonora induce l’ascoltatore ad uno stato di trance che permette la completa comprensione della musica e invita a partecipare alla danza e al rituale per una successiva e profonda riproposizione. Consigliato.
Voto: 8
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