(Dunya Records/Felmay/ Egea Distribution 2006)
Nuova uscita per un maestro della musica carnatica dell’India del Sud, il violinista Lalgudi G Jayamaran che concepisce un’opera di rara bellezza, che si struttura in quatto brani, i quali mettono in risalto la potenza e la bravura del musicista. Nel primo brano intitolato Chemthene Sadha – che nelle intenzioni del nostro costituisce il primo tributo ad un grande artista carnatico Thyagaraja, figura di riferimento e devozione spirituale in quanto autore di kritis, genere di inni ritenuto determinante all’elevazione spirituale dell’individuo – Lalgudi crea un raga di incredibile capacità evocativa modulato su un ritmo e una concrezione musicale affascinante. Nel secondo brano sempre dedicato al maestro carnatico, Nuuvina Sukhamugaana, Neeraja Nayana il violinista fa letteralmente cantare il violino tramite l’uso dei glissando creando una melodia avvolgente e trascinante. Pariyaachakama ultmo tassello di questo tributo al mistico Thyagaraja, continua la narrazione acustica mantenendo sempre desta l’attenzione grazie all’abilità del maestro che con i continui cambi di ritmo. Mentre Kamalaambaam ripreso da Muthuswamy Dikshitar si dipana per una travolgente cavalcata strumentale che invita, anzi costringe alla danza per seguire il canto che il violinista letteralmente riproduce abilmente con il suo violino. Un viaggio iniziatico che non si vorrà mai smettere. Provare per credere.
Voto: 8
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