(Sons of Vesta 2006)
Altra nuova proposta dei cari amici Sons of Vesta, stavolta intenti a distribuire il debut album degli Endless Inertia, gruppo italiano che suona… hardcore?
Beh, sì, più o meno sarebbe così, ma “oktiabr’/novembre” è difficilmente inquadrabile in un genere e d’altronde, è proprio così che ci piace.
A cominciare proprio dai testi (come non citare “non c’è realtà che nell’azione”), s’intuisce che gli Endless sono animati da una vena punk e rivoltosa che anima la loro musica fino al midollo, anche se invece di sputare veleno su tutto e tutti come parecchi gruppi simili, preferiscono un’intrigante visione più poetica e sottile.
Essenzialmente ciò permette loro anche di spaziare e fare ciò che vogliono all’interno di pezzi piuttosto ridotti in durata (Vis donc, damne) , nel corso di due minuti sembra a volte di ascoltare tre canzoni diverse!
Da sottolineare poi un artwork davvero davvero bello, vale davvero la pena aprire il booklet e godersi tutte le astratte immagini che lo decorano, visto che già da sole valgono il prezzo del cd.
Insomma, un album ben prodotto e di qualità e con una certa vena di originalità, come ormai ci si attende da ogni produzione dei Sons of Vesta; non mi resta che consigliarlo.
Voto: 8
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