(Autoproduzione 2006)
La Parola Persa è il nome di un quartetto (Marco C., Andrea B. S., Stefano S., Giorgio T.) dedito ad un prog dalle venature jazz. Questa loro omonima autoproduzione si compone di sole cinque tracce, interamente strumentali. Nel complesso si tratta di un lavoro gradevole, ben suonato; la scrittura è efficace ed assieme all’ottima esecuzione strumentale rivela un talento che merita di essere coltivato.
Si parte con On St. James Street, brano prog dal sapore seventies propulso da un basso pulsante e animato dall’innesto dei fiati. Un Alto Q comincia dura, con tanto di chitarra distorta che fa molto post, ma poi si rimangia tutto, tirando il fiato (ancora l’ingresso della tromba), per poi riaccelerare sospinta da un drumming furente e rallentare ancora e così via; Lost Arcos e Guero, col suo attacco rumorista e le sue sfumature latin, sono i pezzi più jazzati della collezione. A chiudere, Llegando, in cui svetta ancora l’ottimo lavoro alla chitarra di Stefano S., già perfettamente a suo agio anche nelle tracce precedenti.
Che dire? Non un disco fondamentale, ma un disco piacevole all’ascolto, ben suonato (qualità sempre più rara nel folto sottobosco delle produzioni), tutto sommato lontano dai più stucchevoli cerebralismi prog e post, senza per questo risultare plastificato o commerciale. Bravi.
Voto: 6
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