(Jestrai 2006)
Dente ed il suo album “Anice in bocca” lo metto nel porta-cd tra la schiera dei cantautori, songwriters o folksinger dal cognome impegnativo. Il tutto ha la sua “logica acustica”. Suona come fanno quelli di sopra, lo registra pure come di solito fanno quelli di sopra meno famosi – lofi – però ha pure qualcosa di proprio da dire.
Dente è uno solo, anche se a volte sovrappone la sua voce e sembrerebbe cantare in coppia, è accompagnato dalla sola chitarra e usa strani aggeggi per arredare i pezzi. (A suo favore) Quel qualcosa è: non è un Bugo bis ma qualcosa ci somiglia; non è Battisti ma fa qualcosa che ricorda quegli anni. (6/7)
Voto: 6
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Autore: carbeman@virgilio.it