(Produzione Propria 2006)
I Miriam in Siberia hanno registrato, sotto la guida di Biagio Felaco, il loro omonimo EP nei M.A.C. Studio di Macerata Campania (CE) e ne hanno affidato il mixaggio a Salvatore Prezioso, negli studi Zoo di Aversa (CE). Gruppo campano quindi: e molto particolare, giacché le cinque canzoni ospitate in “MiS EP” evocano piuttosto brume ed introversioni lombarde. In particolare, il primo termine di paragone che viene all’orecchio è “Armstrong” degli Scisma: Melanie K si avvolge in un carillon dissonante, nella migliore tradizione di Paolo Benvegnù; Dicembre gronda di quella emotività fragorosa (soprattutto la voce di Nando e i plettri suoi e di Oreste).
Eme file paga un più evidente debito ai Verdena (con molta sicurezza, va detto). La scrittura è solida, efficace e costante (anche con bei titoli: Non saremmo andati lontano); il lavoro di tessitura di Nando ed Oreste (quest’ultimo si applica anche alle tastiere e al sintetizzatore) viene ben sostenuto dal basso di Luciano e dalla batteria di Costantino.
Il problema principale dei Miriam in Siberia (che li riguarda poi fino ad un certo punto; l’unico, a ben vedere) è che questo EP rimanda ad un ben preciso periodo della musica “alternativa” italiana (il già citato “Armstrong” risale al 1999), la cui capacità di parlare all’oggi sonoro rimane quantomeno sospesa.
Miriam in Siberia su
Myspace:www.myspace.com/miriaminsiberia
Voto: 6
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