Il risveglio nel reale…
Di Aldo Piergiacomi
Norwegian Wood
Murakami Haruki
2006 Einaudi – Super ET
trad: Giorgio Amitrano
Siete mai stati sotto ipnosi? Beh, nonostante la lunga pratica fatta guardando
film di Hollywood, nemmeno io… però se dovessi immaginare la sensazione che si
può provare me la immagino proprio così: una voce che lentamente ti culla, ti
rassicura, ti coinvolge e senza farti rendere conto ti trascina fino ad
imprigionarti completamente preda del suo strano mondo…
L’esperienza “Norwegian wood” è stata proprio così… piano piano, senza
scossoni, senza grossi avvenimenti e a ben vedere senza quasi un buon motivo, si
viene coinvolti nella lettura di queste pagine, nel lento procedere della trama
che sembra evocare fatti incantati, provenienti da un altro mondo, da un’altra
vita…
Perchè quello che importa a Murakami non è farti appassionare alla storia del
protagonista… in fondo cosa c’è di così importante nelle vicende
erotico-amorose di Toru ‘giovane Holden’ giapponese che cerca un suo modo per
diventare adulto (o no?). Il vero gioco sta nel farti cadere nel suo mondo
incantato…
Ancora sogno ad occhi aperti i suoi spazi così vasti e solitari, le sue città
così intime, quei luoghi così silenziosi da farti apprezzare il rumore del tuo
respiro… ma è proprio in questo momento, quando ormai ti senti al sicuro in
questo suo universo magico che può avvenire la trasformazione… come un bravo
analista Murakami ti suggerisce temi fondamentali come: l’amore, l’amicizia, il
senso della vita, il rapporto con la follia, il modo di affrontare la morte, il
rispetto per gli altri… e poi ti lascia solo a meditare sui loro significati e
come poterli affrontare nella tua vita ‘vera’.
E, come il protagonista che anche in situazioni paradossali non critica mai gli
altri per quello che fanno ma ne vuole cercare sempre una qualche
giustificazione, anche tu sai benissimo di essere lo spettatore che non si può
negare il gusto di fare le proprie di scelte cullato dalla piacevole
consapevolezza che in questa realtà nessuno ti potrà mai condannare per
questo…
Quando riemergerai da “Norwegian wood” ti potrai sentire frastornato, confuso,
non in sintonia col tuo mondo… ma sarà solo per il fatto che non sarai più lo
stesso che, un po’ riluttante, aveva iniziato la lettura di questo splendido e
prezioso romanzo e proprio questo ne sarà il suo più grande merito…