Di Marco Paolucci
Nato da una relazione tenuta in occasione di un convegno sulla figura di Eric Dolphy esce per la casa editrice Luciano Vanni Editore il bel volume del giornalista e studioso Claudio Sessa dedicato appunto alla figura e al genio misconosciuto di Eric Dolphy. L’opera, la prima in italiano sul polistrumentista afroamericano, costituisce un serio e documentato tentativo, speriamo il primo di una lunga serie, di analizzare l’operato artistico di Dolphy sia nelle sue produzioni da leader che lo portano al picco ‘Out To Lunch’, capolavoro trasversale di generi e concetti, che nelle sue innumerevoli collaborazioni, storiche quelle con John Coltrane e con Charles Mingus che gli hanno permesso, seppur nel pochissimo tempo dei trentaseianni della sua esistenza di lasciare un segno indelebile. Personaggio umile, ma con un carisma incredibile, capace di far coabitare nella sua musica tradizione e trasformazione innovativa Dolphy è un gigante della storia del jazz che finalmente viene studiato con competenza da Sessa, il quale apre una finestra, che si spera non si richiuda subito, sul grande musicista. Consigliato.