(Videroradio/Alkemist Fanatix Europe 2006)
Quello che oggi vado a recensire è un prodotto italiano, autoprodotto, che fa capo a Gabriele Bellini, e ad altri musicisti di cui si avvale per la realizzazione di tale prodotto…
Il cd è composto da 16 pezzi, di rock italiano, su uno stile che richiama i Litfiba in parte, ma che è molto personale, intervallato da intermezzi con virtuosismi chitarristici acustici molto interessanti.
Infatti l’autore dell’album è fondamentalmente un chitarrista e si sente!!!
Infatti, a mio modesto parere, le parti più belle dell’album sono proprio gli assoli di chitarra, perchè a livello di canzone vera e propria non riesco a ravvisare un particolare interesse,tranne in alcuni casi come nella traccia 10 e in Se fossi cosa, dove la vena di cantautore del Bellini si fa sentire…
Ma in realtà è un disco che è stupendo se considerato nei suoi pezzi strumentali, mentre è un pò inconcludente e già sentito per la parte canora, dove le linee melodiche faticano a creare quel motivo vincente che crea la canzone d’autore. Insomma un prodotto che io consiglierei molto ai chitarristi, come me, che amano la buona musica e la bella chitarra, perchè è nei punti strumentali che il prodotto in questione è veramente interessante…
ps: occhio alla ghost track finale!stupenda…
Voto: 7
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Autore: recensione@libero.it