(Alpha South Records 2007)
Lilith torna e lo fa in compagnia di alcuni “vecchi” musici, oggi The Sinnersaints. È tornata perché il palco prima o poi ti reclama a sé ed il tuo istinto animalesco non chiede permesso due volte per possederlo di nuovo. Lo stomaco brucia a starsene fuori. Lo stesso bruciore che avrà avuto anni fa Iggy.
Credo sia andata così, e di interpretare bene le ragioni che hanno portato questa ragazza dei Not Moving a cantare I need somebody degli Stooges. Il singolo, estrapolato dall’album in uscita, è una cover secca, asciutta e graffiante come era l’originale con il piano demandato a rendere il brano magico ed oscuro. Se la prima cover piace, quella dei Buffalo Springfield (For what it’s worth) incanta. In una parola: fascinosa. Nell’attesa di “The Black Lady and The Sinnersaints”, gli inediti The Piano, datato 1995, Seintenè, canzone popolare cantata in dialetto, e una cover della celeberrima Route 66 chiudono il ritorno della dama nera.
A margine della recensione una breve parentesi biografica: Rita Oberti, in arte Lilith, è conosciuta nel modo musicale italiano e non solo per la sua esperienza come cantante dei Not Moving (rock ‘n’ roll dei primi anni ’80). Nel 1988, a seguito dello scioglimento del gruppo, intraprende la carriera da cantante solista. Nel 2005 riforma i Not Moving ma solo per alcune brevi apparizioni. In autunno è prevista l’uscita di un album dal titolo “The Black Lady and The Sinnersaints” che vede la partecipazione di svariati ospiti (Julie’s Harcuit, Umberto Palazzo tra gli altri). La recensione di cui sopra è del singolo I need somebody che ne anticipa l’uscita
Voto: 6
Link correlati:www.lilithandthesinnersaints.com
Autore: carbeman@virgilio.it