(Autoprodotto 2007)
Non graffiano e si adagiano su un tappeto elettronico amorfo i friulani Alba Caduca, che dopo l’esordio del 1999, danno alle stampe questo demo-tape che non decolla, se non con l’ultimo brano Umanichino, decisamente aggressiva e tagliente, con un bell’innesto di quell’elettronica maledetta tanto cara ai Nine Inch Nails, gruppo che il quintetto cita tra le sue principali influenze. Per il resto del cd la noia la fa da padrone, con un sound che cerca di fondere, ma purtroppo lo fa in malo modo, l’elettronica liquida e pomposa con un funky troppo banalizzato. Il cantato poi risulta spesso enfatizzato e stucchevole ( Il punto di non ritorno).
Speriamo che per i friulani sia soltanto un incidente di percorso.
Voto: 4
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