Steven Blush ‘American Punk Hardcore’

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Di Marco Paolucci

uccio12@hotmail.com

Finalmente tradotto in italiano dalla puntuale e necessaria casa editrice Shake Edizioni, esce lo storico volume di Steven Blush, documento fondamentale che concretizza l’intenzione dell’autore di non far cadere nell’oblio la storia del punk hardcore americano dagli anni 80 all’86, nascita e fine di un’era fondamentale nella storia del rock e della cultura tutta. In più di 150 interviste viene raccontata la nascita del genere, la costituzione di una micro nazione di kids arrabbiati che avevano come potente valvola di sfogo la musica suonata e vissuta in maniera iperveloce, una società di giovani che volevano avere una possibilità di essere se stessi attraverso la dedizione ad un genere musicale ed esistenziale, con contraddizioni e ingenuità ma che per un periodo è stato importante e fondativo per un modo unico di vivere la musica e la realtà circostante, del tutto fuorchè benevola e tollerante. I gruppi più importanti, le persone che hanno contato qualcosa nel movimento vengono intervistate, dicono la loro raccontando il loro punto di vista sulla nascita, evoluzione, fine del genere. I  Minutemen, i Bad Brains, i Black Flag, i Minor Threat, bands, etichette, l’esperienza delle autoproduzioni, i tentativi, i fallimenti, le vittorie e le sconfitte, in questa corale grande storia punk hardcore americana i testi e le voci che risuonano nella nostra mente dicono la loro e costituiscono un autentico, umano e per questo contraddittorio e lacerante, affresco sulla cultura e la musica popolare. Un libro autentico e per questo necessario.