(Vacation House/Kick Promotion Agency 2006)
Esordiscono con la Vacation House i Milvains, trio di Latina, dedito ad un punk hardcore, con decise venature grunge, più che altro di stampo nirvaniano. “Gemini” è composto di dieci brani, diretti e penetranti dal punto di vista musicale, ma altrettanto introspettivi nei testi, come nella migliore tradizione hardcore, nei quali emergono ottime riflessioni di disillusione rispetto al futuro. In questo dunque il trio di Latina riprende le tematiche del miglior hardcore italiano dei primi anni ’80, ascoltando queste tracce, infatti, vengono alle mente gli Indigesti, Gli Aeroplani cadono e i Negazione, oltre ad una diramazione di questi ultimi, gli Angeli.
Il cantato di Stefano è più che altro urlato, spesso troppo monotono nei brani, tuttavia efficace nel descrivere l’angst ed il senso di frustrazione. Il testo migliore è decisamente Sarà sempre peggio con intro che sembra un omaggio alla band di Kurt Cobain, mentre in Dura e cruda l’hardcore viene dilatato alla maniera della miglior Rollins Band. Dal punto di vista musicale, l’unico brano fuori dal coro è Quanto ancora con le chitarre meno serrate, ma maggiormente ridondanti ed un piglio più punkettone. Chiaramente la base ritmica, Valeria al basso ed Alessio alla batteria, fanno un lavoro eccelso, nel sostenere le varie svisate di Stefano.
In sostanza la valutazione di questo esordio è estremamente positiva, anche perché c’è assolutamente bisogno di gruppi emergenti che ridiano nuovo smalto all’hardcore italiano, l’unico neo è un cantato ripetitivo.
Voto: 8
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