(Mizar/Audioglobe 2007)
In piena epoca di revival del rock post-punk e di riesumazione delle sonorità vintage, I Record’s sono di un opportunismo invidiabile. Nel mercato sono il gruppo giusto al momento giusto. Con “Joyful Celebration” pubblicano un ep di sei canzoni, raccolte in meno di un quarto d’ora, tra il loro esordio di due anni fa “One way driver” ed il loro prossimo ep “Rudy ep”.
Il loro stile è molto diretto con un rock’n’roll irruento e che riprende lo stile dei primi anni ’60, quello, per intenderci, più beat, chiaramente con una matrice punk, di quello che fa impazzire il nord Europa. Il loro nome dunque non sfigurerebbe al fianco di band come The Hives, anche se rispetto a questi sono meno convulsi. Queen leather, per esempio, per il suo essere frizzante, sembra scritta a cavallo tra il Regno Unito e la Svezia, mentre A room ha richiami surf e It’s my party, è così spumeggiante ed esplosiva da far smuovere il culo molto facilmente.
Come sempre va ripetuto il vecchio adagio it’s only rock’n’roll, but i like it.
Voto: 7
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