(Absolutely Kosher/Audioglobe/Indipendent Entertainment Group 2007)
È un disco molto intrigante, che non finisce mai di incuriosire, quest’ultimo lavoro dei canadesi Frog Eyes, giunti a pubblicare il loro quinto lavoro, Ep esclusi. Il nome di questo gruppo non dovrebbe esservi sconosciuto, anche perché il leader, Carey Mercer, insieme all’altro componente Spencer Krug, fa parte anche di Wolf Parade e con Dan Bejer dei Destroyer. Il loro sound affonda le ardici direttamente nel rock dei primi anni settanta, quello che filtrava con il r’n’b, anche se ascoltandoli si possono sentire riferimenti a parte dell’indie rock di provenienza anglosassone ( Editors e Block Party), in realtà gli accostamenti al primo Springsteen si sprecano ( Stockades). Un altro riferimento importante, quest’altro decisamente inglese, è Elvis Costello, quello degli albori ( …Evil energy).
La loro particolarità dunque è quella di esprimersi con un indie-rock dotato di una giusta dose di pathos e di saper bilanciare i diversi stili che si accavallano anche all’interno di uno stesso brano, anche perché diversi sono molto dilatati e lunghi, in particolare Bushels con gli oltre nove minuti.
Voto: 8
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