(Warner Bros 2007)
A distanza di sette anni dal loro ultimo lavoro, quel “MACHINA/The Machines Of God” che ne sancì tristemente la fine, ritornano gli Smashing Pumpkins, una delle formazioni (nel bene e nel male) più significative del rock anni ’90. Nel corso di questo lasso di tempo, qualche pezzo della line-up originale s’è perduto per strada: Billy Corgan, infatti, storico ed incontrastato leader della band, è affiancato, in questa nuova avventura discografica che prende il titolo di “Zeitgeist”, dal fido batterista Jimmy Chamberlin, dal chitarrista Jeff Schroeder e dalla bassista Ginger Reyes, in sostituzione rispettivamente di James Iha e Melissa Auf Der Maur (che dal ’99 aveva preso il posto di D’Arcy Wretzky, definita sprezzantemente da Corgan “una misera tossicodipendente”).
Il risultato è un buon disco, all’insegna di un rock più semplice e diretto di quanto uno non immagina sappia costruire l’autore di un disco barocco come “MellonCollie”. Ascoltare Tarantula, il primo singolo, per credere: la cadenza tipicamente metal cede il passo ad un ritornello estremamente orecchiabile e melodico. United States, però, è una lunga jam di nove minuti all’insegna di un hard rock psichedelico. Meritano di essere ricordate anche l’apocalittica Doomsday Clock, la marziale ed inquietante Starz e la dolente Neverlost.
Sorretti dalla batteria robusta ed agile di Chamberlin e dalla chitarra a tratti “mayiana” di Schroeder, questi pezzi trasudano una voglia di immediatezza e semplicità che sembra essere quasi una sorta di balsamo terapeutico per Corgan, smarritosi, dopo lo scioglimento degli Smashing Pumpkins, in una serie di progetti cervellotici (gli ZWAN ed un disco da solista a metà tra ispirazione acustica e sonorità elettroniche).
Ad ogni modo, non fosse stato per certi passaggi un po’ banali (Bring The Light, ad esempio – ma anche il singolo non scherza…), il disco sarebbe stato sicuramente ottimo; così non è, ma “Zeitgeist” almeno è migliore di “Mary Star Of The Sea” dei dimenticabilissimi ZWAN o di “TheFutureEmbrace”, la precedente prova solista di Corgan. Speriamo che i Pumpkins non si perdano di nuovo per strada: sarebbe un peccato, soprattutto se il prezzo da pagare dovesse essere ascoltare dischi mediocri come i due sopracitati…
Voto: 6
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