Ann Millikan ‘The Music Of Ann Millikan’

(Innova 2007)

Il linguaggio di Ann Millikan, è un personale
crogiolo compositivo dove, si vengono ad incontrare, influenze
etniche (Sud America, Africa), spunti jazz, tensioni avanguardiste
che flirtano con un’elettronica meditabonda; silenzi e
visione.
Attitudine da
camera mancante di una parete, colori idealmente sempre accesi,
possiede la visione appunto.
Quella
peculiare capacità di evocare, di materializzare spazi
dalla temporalità incerta
(la notevole Red Migration che
si muove chiaroscurale fra disorientamento e scarti di gioia
improvvisa; l’incantevole incastro fra piano e violino).
Una
ricerca costante che la porta ad inglobare nel suo porsi, Morton
Feldman
e Milton Nascimento,
Morton Subotnick e l’alba sonnacchiosa, etilica, post serata
indiavolata di ballo popolare sotto il cielo stellato.
Eseguite e
composte da/per il California EAR Unit (ensemble di Los
Angeles dedito alla performance e promozione di nuova musica
contemporanea), gli otto segmenti espressivi proposti in questa
occasione, coprono un lasso temporale che va dal 1999 al 2005, ognuno
di questi, caratterizzato da inserti destabilizzanti che, con leggera
semplicità; eludono abilmente il senso di noia riscontrabile
in analoghe operazioni di genere.
La stasi/tensione contemplativa
su più livelli di The Woodcarver E The Blacksmith,
l’inflessione da frontiera polverosa
impressa dalle corde, quel sottile rimando al Jimmy Garrison
Coltraniano, il jazz/rock
pulsante finale, ispirato a Sherlock Holmes (!), la
strumentazione elettronicamente alterata che si lascia andare ad una
nuova, futura, ipotesi sghemba.
Tira aria libera nella
testa di Ann!
Colorata, impetuosa e personale.
Altra
nuova, intrigante proposta da parte di casa Innova.
Ottimo.

Voto: 8

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