(Parlophone 2007)
Che i fratelli Finn fossero grandi melodisti era cosa risaputa: basta andarsi a riascoltare quel capolavoro pop che risponde al nome di Don’t Dream It’s Over, brano tratto dall’omonimo disco d’esordio dei Crowded House, per rendersene conto. C’era dunque il rischio, con questo “Time On Earth”, che la band licenziasse il solito lavoro da pop star di mezz’età: obsoleto, inutile, fiacco, insomma una patetica rievocazione di un talento ormai morto e sepolto.
Ma non è così, per fortuna. Tim e Neil Finn sono ancora in grado di scrivere piccole delizie in formato di canzone pop-rock, come dimostrano brani come Nobody Wants You, Don’t Stop Now, She Called Up, Say That Again, Pour Le Monde, Even A Child, A Sigh, English Trees, Walked Her Way Down e You Are The Only One To Make Me Cry (probabilmente il capolavoro della raccolta).
Formato ed arrangiamenti saranno pure convenzionali, d’accordo, ma la qualità delle melodie è sicuramente superiore alla media (l’ispirazione principale è sempre rappresentata dai Beatles). Lunga vita ai Crowded House allora, in grado, dopo vent’anni di attività e cinque dischi di regalarci ancora qualcosa che valga davvero la pena di ascoltare.
Voto: 8
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