Di Marco Loprete
L’ispettore di polizia Petra Delicato è una donna in crisi. La sua vita privata è un disastro (ha alle spalle tre matrimoni falliti), svolge un lavoro che la porta a contatto con il lato peggiore degli uomini, ha come colleghi un viceispettore ed una sottoposta che la tediano con i loro problemi sentimentali e, come se non bastasse, con la pistola che una bambina di neppure nove anni le ha rubato in un centro commerciale sono state assassinate due persone.
L’indagine, che prende le mosse proprio dal furto dell’arma, e si svolge per le strade di una Barcellona a tratti sorprendentemente sordida, condurrà l’energica e battagliera Delicado ed il suo vice, Garzón, a fare i conti con il mondo dello sfruttamento della prostituzione, dell’immigrazione clandestina, della tratta degli esseri umani e della pedofilia. Inutile dire che la vicenda segnerà profondamente la protagonista, spingendola ad un’inaspettata decisione (non diciamo quale per non rovinare la sorpresa al lettore).
Nonostante alcune banalità filosofeggianti riguardo la natura umana e la durezza del lavoro di poliziotto, nonché la spiacevole tendenza della Bartlett (frutto anche di una ben precisa scelta stilistica: la narrazione in prima persona) ad esplicitare passaggi psicologici che avrebbero meritato di rimanere nell’ombra, ‘Nido vuoto’ è una lettura piacevole, a tratti davvero gustosa – merito anche della capacità dell’autrice di tratteggiare personaggi assolutamente credibili e difficili da dimenticare.
Consigliato agli amanti della letteratura poliziesca più raffinata.
Editore: Sellerio