(Autoprodotto 2007)
Registrato in maniera volutamente scarna ed essenziale in modo tale da accentuare la voce e da suggerire un mood vicino a quello grunge, “Stato di calamità d’amore” (interamente partorito, testi e musiche, da Alessandro Moglie) è un onesto tentativo di coniugare sfumature pop-rock tipiche di certe produzioni nostrane ad attitudini più vicine a quelle di combos come quella degli americani Pearl Jam. Più rock che pop risulta essere la parte strumentale (mentre viceversa la voce di Moglie, pur non essendo mai banale sebbene scontata, riporta il tutto verso lidi più commerciali) ; poche pretese e poco ardire insomma. Lacune che lasciano vorticare il disco nel limbo di un’anonimità che oggi in ambito musicale si manifesta troppo spesso. Inutile dire che alla prova su lunga distanza il tutto risulta estremamente effimero e difficilmente convincente
Voto: 3
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