Eran Katz ‘Corso di sopravvivenza per aspiranti kamikaze’

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Di Marco Loprete

marcoloprete@yahoo.it

Si può trattare un argomento tragico come il conflitto israelo-palestinese in maniera provocatoriamente ironica senza scadere nel banale? A quanto pare si. E la dimostrazione viene da questo bellissimo libro di Eran Katz, dal programmatico titolo “Corso di sopravvivenza per aspiranti kamikaze” uscito per la Barbera Editore.

L’autore, ebreo di Haifa e popolare personaggio televisivo in patria, racconta, in questa sua seconda fatica editoriale, la vicenda di due tour-operator, l’israeliano Uri Rosman e l’arabo Riad Abu-Aziz, suo amico e rivale, che, data la crisi dei pellegrinaggi in Terra Santa e in Medio Oriente, uniscono le loro forze e partoriscono l’idea di dar vita ad un pacchetto di sopravvivenza fra i campi d’addestramento dell’esercito israeliano e quelli dei guerriglieri palestinesi. L’idea si rivelerà un successo, e non solo dal punto di vista strettamente commerciale: il maggiore israeliano Arad ed il suo acerrimo nemico, Mustafà Adaui, un inafferrabile combattente palestinese denominato “La Volpe”, sospenderanno le ostilità e finiranno col ritrovarsi seduti intorno allo stesso tavolo a guardare la finale dei mondiali di calcio…

Geniale, anticonformista, ironico, fitto di personaggi memorabili, il libro di Katz è una di quelle opere che si leggono tutte d’un fiato e che alla fine lasciano un senso di soddisfazione e di piacere come pochi libri riescono a fare. Caldamente consigliato a tutti coloro che credono che la migliore soluzione ai conflitti siano le pallottole.