(Etude Records 2007)
Il nuovo lavoro del compositore Pau Torres, registrato in una piccola stanza di legno in Canada, mostra a tinte forti il personale cosmo sonico dell’autore. Nei pezzi collegati da un ideale filo rosso oscuro di sound art e fields recordings trattati, il nostro dipana la sua personale visione acustica in una struttura dark ambient che accumula con parsimonia bordate noise con suoni naturali e “artificiali”. Tratti di fields recordings accumulati e addensati lungo le tracce si dissolvono in perimetrazioni soniche che ricreano uno stato di meditazione acustica falsamente quieta. Il capovolgimento è dietro l’angolo, o meglio al comparire del successivo brano che rimescola le carte percettive ed uditive per una nuova bordata sensoria. La navigazione sonica a vista rimanda ad una perlustrazione in profondità, come se l’ascoltatore fosse alla guida di un sottomarino a quattromila metri di profondità, e dovesse essere obbligato a perlustrare il fondale con l’aiuto di una lampada a forma di orecchio. Suoni stratificati di basso sondano le oscure architetture della psiche per far emergere brandelli di note alla percezione cosciente. Un lavoro intenso da ascoltare con parsimonia, ripetutamente ma con parsimonia.
Voto: 8
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