(Autoprodotto/5ive Roses 2006)
Da Liegi con furore ecco a voi un’ammucchiata di scoppiati belgi del cazzo.
Niente da invidiare a Melvins e Tool, con tanto di svolazzamenti elettronici qua e là, corde vocali messe a dura prova e riffs che sguazzano tra il noise e lo sludge, gli Ultraphallus fanno violentemente capolino con “Lungville” , un lavoro articolato e complesso, che fa della reiterata pesantezza (nel senso positivo del termine, chi ha orecchi per intendere intenda) il suo cavallo di battaglia.
Antibody,Lungville e She… Disguised As The Worst i momenti migliori dell’album, che se non fosse stato per la ridondante suite finale da dieci minuti e passa avrebbe potuto portare a casa un’opinione ben più favorevole.
Debole comunque nella seconda metà, tuttavia pur sempre consigliabile agli amanti del genere. Woooaaaaaa!!!!!
Voto: 6
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