(Kitchenware 2007)
Per capire a quale storico gruppo del passato siano vicini gli Editors basta ascoltare con attenzione la voce di Tom Smith. No, non preoccupatevi: se vi pare di sentire cantare Ian Curtis non vuol dire che avete le traveggole. Perché il leader di questa band inglese, sorta come altre sulla scia del revival della new-wave, vocalmente parlando è quanto di più simile ci possa essere al cantante dei Joy Division.
Non che la musica sia da meno: l’ombra dark della formazione di “Closer” si allunga su tutte e dieci le tracce, corretta però dal melodismo colto dei Coldplay, da una certa maestosità sonora degna degli Arcade Fire e da schitarrate rubate a The Edge.
Il risultato di questa miscellanea è decisamente buono: difficile resistere alle splendide aperture melodiche di Smokers Outside The Ospital Door, alla malinconia irredimibile di The Weight Of The World, alla saltellante The Racing Rats, alla coldplayiana Push Your Head Towards The Air, al riff energico di Escape The Nest, alla sconsolata Spiders (con il ritornello che sa di U2) o all’elegia pianistica di Well Worn Hand.
La sensazione è che con un po’ di coraggio in più ed una produzione più brillante gli Editors potrebbero tranquillamente fare un grande disco. Bravi, comunque.
Voto: 7
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