(La tempesta dischi/Venus 2006)
Chi scrive deve confessare di non essere mai stato un profondo conoscitore e un grande estimatore di Moltheni: su vari supporti e dal vivo, le sue canzoni non (mi) hanno mai colpito più di tanto. Questi sei brani in versione “acustica” – meglio dire raccolta – e non sempre commentati da parole (Il risveglio) non sono così forti da far cambiare idea: ben prodotti (Io non io) e anche dignitosi (La montagna nera) nei loro umori rustici anni Settanta, ma a scavare, cosa rimane? Oltre le pastose chitarre acustiche ed l’evocativo piano elettrico, cosa c’è??
Voto: 5
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