(Vacation House Records/Alkemist Fanatix Europe 2006)
Questa nuova produzione della band trevigiana di sicuro non può lasciare indifferenti.
Iride non è un album che va molto per le mezze misure, ma piuttosto mira dritto al cuore in maniera viscerale, senza fermarsi mai e senza risparmiare colpi di alcun tipo.
Il leit motif sembra essere quello del chiedersi il perché della propria venuta al mondo, del perché del dolore dell’esistenza, del carpe diem e vari argomenti correlati.
I tre suonano un hardcore molto particolare, furioso a tratti e molto riflessivo in altri, una sorta di Neurosis misto Isis in versione breve però, non fatevi venire solluccheri esagerati!
‘Iride’ soffre un po’ dell’autoindulgenza (sentire per esempio Glorificami) dei tre nel violentare i testi in italiano in modo da piegarli alla musica, il che unito alla produzione non proprio adeguata in certi momenti, rende l’attenzione dell’ascoltatore essenziale se si vuole apprezzare al meglio le tredici canzoni di ‘Iride’.
Prova coraggiosa degli Anarcotici che andrebbe remunerata con altrettanto coraggio da parte di chi ascolta.
Voto: 7
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