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MARZO
Marìa Frisa, Breve lista dei miei peggiori difetti
La vita apparentemente perfetta e ordinata di una casalinga trentenne si sta sgretolando irrimediabilmente. La routine quotidiana, gli orgasmi simulati, la delusione per i sogni svaniti, la frustrazione e l’ipocrisia, il tira e molla tra una madre che la disprezza e un marito di successo dedito alla sua professione. Allora, armata di un esercito di pillole di tutti i colori, Maria intraprende un viaggio a Barcellona durante il quale affronterà la battaglia più dura, la guerra per la libertà. E qui avviene una rocambolesca serie di episodi che ci fanno conoscere una donna a metà tra Woody Allen e Pedro Almodovar, una donna sull’orlo di una crisi di nervi. Buffa, semitragica, semicomica, adorabile e nevrotica, la protagonista di questo libro. Un’opera ricca di umorismo, ironia, freschezza e originalità.
María Frisa (1969) ha pubblicato il suo primo romanzo nel 2000, Lo que nunca me dijiste (editorial Gabinete Literario, 2000), e nel 2004 ha pubblicato El resto de la vida, (Simancas 2004). Da allora è stata premiata con oltre cinquanta riconoscimenti. Scrive per diverse riviste letterarie e di costume.
Marìa Frisa, Breve lista dei miei peggiori difetti. pp. 200, Euro 14
In libreria da marzo 2008
Isabelle Nazare-Aga, Come non farsi fottere in amore
Una persona dice di amarci, ma in realtà si rivela un «vampiro affettivo». Un’altra, senza neppure accorgersene e magari «involontariamente», si approfitta di noi, ci manipola psicologicamente, ci distrugge la vita. Che dobbiamo fare in questi casi? Come possiamo uscire da una simile relazione, come possiamo liberarci di persone sleali, opprimenti, che possono cambiare in negativo il corso della nostra vita?
Questo libro parla dei misfatti e delle conseguenze distruttive di una relazione amorosa con un manipolatore. Partendo dalle testimonianze raccolte nel corso della sua esperienza di terapeuta, Isabelle Nazare-Aga espone i meccanismi e le manifestazioni di questa faticosa situazione affettiva, ma soprattutto ci dà consigli pratici per proteggerci, contrattaccare, e farla finita con questo tipo di persone.
Isabelle Nazare-Aga è una terapeuta comportamentale e cognitiva francese. Esercita in uno studio privato e tiene nelle aziende seminari sull’affermazione di sé, la gestione dello stress e la comunicazione. È l’autrice di L’arte di non lasciarsi manipolare (trad. it. Ed. Paoline).
Isabelle Nazare-Aga, Come non farsi fottere in amore, pp. 260, Euro 15
In libreria da marzo 2008
Gillo Dorfles, Horror pleni
Viviamo, volenti o nolenti, in una «civiltà del rumore». Ovviamente, una certa quantità di rumore, di scoria in eccesso, è tipica di qualunque comunicazione, anche sana. Il problema è che oggi la scoria, la prevalenza del corto-circuito massmediatico, ha completamente soppiantato le attività culturali. La moltiplicazione inarrestabile degli oggetti, delle informazioni, delle sollecitazioni sensoriali – visive, auditive, tattili – ci fa parlare di Horror Pleni. Un qualche tipo di «rifiuto», seguendo Gillo Dorfles nelle sue esplorazioni sul contemporaneo, nelle sue scorribande tra ambienti, mode, culture, stili di vita? Gli appunti di questo taccuino critico partono dal concetto di bellezza oggi e dai vari linguaggi, dialetti, stili, gesti, per arrivare ai videogames e al pulcino Tamagochi, ai piercing e alla moda della moda, fino all’informazione-spettacolo e alla pornografia.
Gillo Dorfles (Trieste 1910) è un critico d’arte e filosofo, già professore di Estetica presso le Università di Trieste e Milano. Oggi una delle personalità più eminenti della cultura europea. Nel 1948 fu tra i fondatori del Movimento per l’Arte Concreta. Considerevole è stato il suo contributo allo sviluppo dell’estetica italiana del dopoguerra, a partire dal Discorso tecnico delle arti (Nistri- Lischi,1952), cui hanno fatto seguito tra gli altri Il divenire delle arti (Einaudi, 1959) e Nuovi riti, nuovi miti (Einaudi, 1965), La moda della moda (nuova ediz. Costa & Nolan 2007), e la sua opera forse più celebre, Il Kitsch. Antologia del cattivo gusto (Mazzotta). «Capisco che, sentendomi parlare, i colleghi critici si rivolteranno nelle future tombe».
Gillo Dorfles, Horror pleni, pp. 240, Euro 16
In libreria da marzo 2008
Pietro Di Lorenzo, Il profumo dei soldi. Piccola filosofia del denaro
Pietro Di Lorenzo fa il broker e l’investitore di Borsa ma, da buon letterato e cugino dello scrittore Alessandro Piperno, coltiva anche buone letture. E così, nel corso degli anni, ha deciso di mettere insieme la più grande raccolta letteraria e filosofica di detti e pensieri sul denaro: da Aristotele a Marx, da Plauto a Oscar Wilde, fino a Ennio Flaiano e Woody Allen. Questo libro è una raccolta divertentissima, arguta, sapiente sul più grande simbolo e talismano di felicità inventato dall’Uomo: i soldi.
Pietro Di Lorenzo (1976) collabora come formatore a Corsi di Analisi Tecnica e Finanziaria, e scrive per rivistefinanziarie di primaria importanza. Gestisce www.sostrader.it, il primo portale finanziario dedicato all’investitore non professionista. Si è laureato in Economia a Napoli con una tesi sul trading on line. È socio di Assoconsulenza (Associazione Italiana Consulenti Investimento).
Pietro Di Lorenzo, Il profumo dei soldi. Piccola filosofia del denaro, pp. 200, euro 12,50
In libreria da marzo 2008
NAVI • GRNADI NAVI • GRANDI NAVI •
PAGINE200
Euro 12,50
APRILE
Nunzio Mastrolia, Chi comanda a Pechino?
Chi comanda davvero a Pechino, oggi? Gli occidentali che visitano la Capitale per affari o per relazioni politiche rimangono sempre sconcertati da colloqui interminabili senza conclusioni apparenti, da sorrisi enigmatici, da negoziati in cui i dettagli sembrano contare più dell’accordo.
Il problema è che non sempre colui con cui parlate è quello che decide, o è quello che dice di essere.
Negli antichi monasteri cinesi si diceva che i religiosi cenavano con «una sola tazza di tè». In realtà si trattava di una sostanziosa zuppa di carne e verdure, ma le apparenze contavano così tanto da sostituirsi alla realtà. Chi sono, dunque, gli uomini della nomenklatura cinese? Come sono organizzati? Come pensano? Come reagiranno questi uomini, quando l’ansia di libertà e democrazia, sprigionata dal mercato, inizierà a cozzare con l’antica tradizione autocratica della Cina?
Nunzio Mastrolia (Oliveto Citra – SA, 1977) è laureato in Scienze Politiche e ha conseguito un dottorato in Politica Economica. Si occupa di relazioni internazionali e sistemi economici comparati. Ricercatore del Centro Militare di Studi Strategici (CeMiSS), cura la sezione dell’Osservatorio Strategico e del «CeMiSS Quarterly» relativa a Cina e India.
Nunzio Mastrolia, Chi comanda a Pechino, pp. 182
In libreria da aprile 2008
Aldo Colonna, Corso accelerato di anticlericalismo
Questo non è il solito trattato spocchioso sull’ateismo o sulla religione.
Anzi, è un libro che si rivolge soprattutto ai credenti, e in particolare ai cattolici. Se credete in un essere superiore e volete ben condurre la vostra vita, i preti e le loro malefatte sono i vostri primi nemici. È vero che esistono, poi, preti in gamba, missionari, valenti parroci che combattono da soli situazioni difficilissime come la droga o la criminalità organizzata.
Dovunque troviamo brave persone, d’accordo. Ma la Chiesa è e resta un freno al progresso culturale, interferisce nella politica, nella ricerca scientifica, nella scuola, nella nostra vita privata. Salvo poi «chiedere scusa» a scienziati e liberi pensatori, magari con tre secoli di ritardo (Galileo, Giordano Bruno e tanti altri «martiri della verità» ne sanno qualcosa). Insomma, dalla Sacra Rota alla speculazione finanziaria, dalle coperture assurde dello scandalo sui preti pedofili a certe strane collusioni con i poteri occulti, le alte gerarchie ecclesiali fanno da sempre un solo interesse: il loro.
Aldo Colonna (Roma, 1948) è critico cinematografico e scrittore. Ha pubblicato un saggio critico-biografico su Luigi Tenco (Mondadori). Nel 2008 pubblicherà un saggio su inediti cinematografici di Cesare Pavese (Bruno Mondadori). Ha in preparazione una biografia di Mario Monicelli (Laterza). Ha pubblicato poesie e racconti sulle maggiori riviste letterarie quali «Carte segrete», «Alfabeta», «Paragone», «Nuovi argomenti».
Aldo Colonna, Corso accelerato di anticlericalismo, pp.128
In libreria da aprile 2008
Etienne Liebig, Come sedurre la cattolica sul cammino di Compostela
Siamo proprio sicuri che i pellegrinaggi, le convention religiose di massa, le adunate dei papa boys siano solo veglie di preghiera? Étienne, il narratore di questa guida fuori dal comune, pantaloni a coste larghe e zaino in spalla, non esita a sacrificarsi per compiere il pellegrinaggio che, da Vézelay a Compostela,
perpetua l’arcaismo del pensiero e la sottomissione al destino.
Appoggiandosi al suo bastone da pellegrino, Étienne ha più di una freccia nel suo arco per «avvicinarsi al corpo dei credenti» di questa vasta comunità in cammino. Il bilancio è esilarante: la carne è debole, lo sospettavamo, ma non è affatto triste…
Étienne Liebig, nato nella ridente campagna della periferia parigina tra il cemento e le città operaie, ha formato il suo agnosticismo sulla strada e si è costruito una solida reputazione di maniaco sessuale nelle cantine del suo palazzo. Da giovane esercita diversi mestieri – musicista, antropologo, psicoterapeuta, schermidore – specializzandosi nei meccanismi della seduzione.
Etienne Liebig, Come sedurre la cattolica sul cammino di Compostela, pp. 200
In libreria da aprile 2008
Fabio Venzi, La Massoneria e il Fascismo
Che rapporti vi furono tra il movimento fascista e la Massoneria? Per una quindicina di anni, Fascismo e Massoneria si studiarono a distanza ravvicinata, e poteva capitare che molti personaggi illustri avessero doppia affiliazione (addirittura Farinacci, Julius Evola, e molti altri). Ma il Fascismo volle trasformarsi in Regime, e poi in una Religione di Stato. Si cominciò a parlare di Mistica Fascista, di Dottrina, e Mussolini assurse a Gran Sacerdote degli italiani. E questo la Massoneria, che aveva creato lo stato con il Risorgimento, non poteva proprio accettarlo. Fabio Venzi ricostruisce sui documenti e sulle testimonianze i retroscena che portarono il Fascismo ad irrigidirsi e a mettere al bando la Massoneria, fino a perseguitarla attivamente, in una coincidenza non casuale di tempi con l’insorgere dell’antisemitismo e delle leggi razziali. All’insegna della «congiura demo-plutogiudaico- massonica», i Fascisti duri e puri voltarono le spalle alla Massoneria e agli Ebrei. E segnarono, senza saperlo, l’inizio della loro fine.
Fabio Venzi (1963) è sociologo e storico, ha pubblicato diversi studi sulla storia della Massoneria, sul pensiero rinascimentale con particolare riguardo al Neoplatonismo. È una delle maggiori personalità della Massoneria italiana, e ricopre da sei anni la carica di Gran Maestro della Gran Loggia Regolare d’Italia.
Fabio Venzi, La Massoneria e il Fascismo, pp.200
In libreria da aprile 2008