(Casasonica/Groud Dept. 2008)
Il mondo dei Sikitikis magari non è proprio la giungla evocata dal composito titolo della raccolta (i nostri paiono pure tipi ironici, a partire dall’iniziale Il mondo è una giungla fino all’acme del rifacimento di Storia d’amore di Cementano/Del Prete), ma è comunque discretamente nero e inquietante, come alcuni aspetti della natia Sardegna ed il progetto grafico del CD. I quattro – mascherati dagli pseudonimi di Diablo (voci e cori), Reverendo Jimi (bassi puliti e distorti), Zico (tastiere varie), Regaz (batteria); suonano in “Il mondo è una giungla… per chi non vede al di là degli alberi” anche Nicola Pedroni alle percussioni acustiche ed elettroniche, il bravo Paolo Parpaglione al sassofono baritono in Piove deserto e Al primo colpo, il produttore Ale Bavo al Fender Rhodes in Piove deserto – che hanno goduto della piena collaborazione di Max Casacci dei Subsonica, allestiscono un teatrino “pulp” (in verità, più nel senso di “recupero di sonorità di/da sottobosco sonoro” che di “sanguinoso”) allietato da suggestioni disparate e a volte incongru(e/enti) (esempio, in Onde concentriche ci sono nell’ordine: rock, la voce femminile di Robertina, cori epici; nella successiva Le gran diable le tastiere sono spiritate e il basso è effettato come nei Nine Inch Nails d’annata).
La professionalità del progetto si presenta alta – la masterizzazione è opera di Greg Calbi – e i suoni sono prestigiosi, a volte superiori ad una scrittura non definita con chiarezza (la presenza di canzoni buone e tese come Rosso sangue e L’ultima mano dimostra che una certa capacità c’è; da espungere radicalmente invece brani derivativi come Little Lu). Il lavoro dei Sikitikis è quindi da indirizzare proprio in una più centrata costruzione dei pezzi.
Su MySpace: www.myspace.com/sikitikis
Voto: 6
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