(Mute 2008)
Come il buon vino, Nick Cave invecchiando migliora, continuando a sfornare dischi uno meglio dell’altro. Dopo la splendida parentesi Grinderman mister inchiostro ha serrato di nuovo i ranghi con i semi cattivi e di buona lena si è messo a lavorare su queste undici impeccabili canzoni.
Sempre uguale a sé stesso, ma non autoreferneziale Mr. Cave dalla dipartita di Bargled ha degnamente sostituito le parti rumoriste con le sviolinate maledette e la ricercatezza sonora di Warren Ellis, divenuto un elemento di primo piano della sua backing band, altrimenti non si spiegherebbe il coinvolgimento di questi sia nei Grinderman sia nella colonna sonora del film su Jessie James.
Restando in tema di Grinderman, le sonorità stridule e noise-blues riecheggiano anche in alcuni stralci di questo lavoro, in particolare nella title-track, mentre richiami al penultimo lavoro (“Abbaitor blues”) sono presenti nelle melodie suadenti di Today’s lesson. Intrigante è invece Night of the lotus eaters sul cui sfondo procede indifferente un noir-blues, su cui troneggia il suo canto tra il melodico ed il disperato. Albert goes west è una mega ballatona dal retrogusto amaro con quelle chitarre noise-blues che campeggiano dietro il soul con tanto di cori. We call upon the author è caratterizzata da stupendi fraseggi di chitarra, mentre l’elettroacustica Hold on to yourself ci riporta dale parti della ballate sugli omicidi e non è da meno la catartica Lie down here (& be my girl) che non nasconde malinconia. L’altra grande ballata è More news from nowhere nei suoi lunghi otto minuti.
Lavoro quasi del tutto impeccabile nel quale si conferma quanto siano complementari l’uno agli altri il re inchiostro ed i suoi semi cattivi.
Voto: 9
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