(Eutude Records 2007)
Nuova uscita per questa intraprendente etichetta di Barcellona che ricerca e porta alla luce gemme grezze di alterna brillantezza dell’improvvisazione elettroacustica spagnola, in uscite rigorosamente limitate a 500 esemplari. Questa volta è il turno di Alfredo Costa Monteiro, compositore portoghese trapiantato in quel di Barcellona da diverso tempo. Il nostro in questa opera si cimenta nella creazione attraverso un unico pezzo di più di mezzora di un magma sonoro derivato dal trattamento elettronico della sua voce. Cone una sorta di “Ono in progress”, Monteiro dipana il brano attraverso bordate di lacerante brutalismo sonico prodotto sfasando e rimodellando la sua voce fino a renderla totalmente irriconoscibile e travisata nel contempo in allucinate e vibranti folate di suono puro. L’ascoltatore viene proiettato in un mondo di rumori in decomposizione che rimanda ad illustri maestri come Lustmord, ricreando un paesaggio mutante di desolante ambient isolazionista che scava nei meandri della psiche. Un buon companatico per le vostre orecchie.
Voto: 7
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