(Innova 2007)
La musica di Monroe Golden è stata definita da alcuni critici come “piacevolmente disorientante”. Ascoltando l’ultimo cd del compositore americano pubblicato dalla Innova Recordings non si può non concordare con questo giudizio, che anzi appare davvero illuminante circa la poetica di Golden. Le composizioni presenti nel cd sono ispirate a diversi luoghi cari al compositore − da cui il titolo, Alabama Places − e sono eseguite per un organico ridotto e insolito: un pianoforte e una tastiera microtonale. Il disorientamento di cui parlano i critici è dovuto soprattutto al fatto che la tastiera suona come scordata rispetto al pianoforte: c’è quindi un senso di spaesamento più che di familiarità con i luoghi che Golden ci fa visitare nei suoi brani. Lo spaesamento non è però totale. Si respira infatti anche un certo “sense of place”, dovuto al procedere graduale della musica, che pur nel vigore ritmico accentuato e nell’intricato contrappunto non perde quel carattere continuo e ambientale che caratterizza molta musica americana, non solo minimalista. Ciò non vuol dire che gli ambienti musicali creati da Golden siano indistinguibili tra loro: ogni brano, e quindi per traslato ogni luogo, ha un suo carattere particolare, che dipende principalmente dal diverso grado di scordatura tra le due tastiere. Familiarità e spaesamento, continuità e irregolarità: tra questi opposti si sviluppa la bizzarra e intrigante musica di Monroe Golden.
Voto: 8
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