(Chief Inspector / 5ive Roses 2008)
Prendendo a prestito le sonorità del progetto parallelo Gazolina, i francesi Mop si trasformano in Electric Mop e sfornano “Pop”. Chiaro e semplice come l’acqua.
Bettina Kee, tastiere, Emiliano Turi, batteria, e Jean-Philippe Morel, contrabbasso, entrano in studio e realizzano un album che si allontana dalle precedenti lande impro-jazz a favore di una miscela che fonde le varie anime dell’electro con pop, rock, soul e disco music.
In gran parte strumentale, fanno eccezione tre episodi in cui è ospite la caldissima voce di Theodora Von Kees, che apre con l’iniziale Jacqueline, electro-soul minimale a metà strada tra Leslie Feist e Allison Goldfrapp, convince meno con Boys Part 2., a onor del vero più un intermezzo che un brano compiuto, e chiude con l’eterea John et Charlotte, dal mood mutevole e indefinibile, degna chiusura di un ottimo album.
Sì, perchè nel mezzo abbondano le perle, a partire da Rock One, cavalcata disco-kraut che fonde Neu!, Kraftwerk e Moroder, ipnotica e coinvolgente, semplicemente perfetta. Non da meno Dear Uncle Huguette e Mike, tastiere da apoteosi del kitsch, basi ritmiche scarne ma potenti, sfuriate di chitarra e oscuri echi elettronici, Boys e Pandora, mix di electroclash e sonorità eighties a la Depeche Mode.
Non mancano poi episodi più rilassati, con le solite tastierine che emergono da sottofondi d’organo malinconici e agrodolci, come Rumba One e Bianca. Air e 4Hero bussano alla porta.
Una malinconia che fa parte della commedia, della finzione, come svelano le risatine divertite fuori onda nel finale di Bobby The Dog.
Un gioco, “Pop”, ma con tanto, tanto stile.
Voto: 9
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Autore: alealeale82@yahoo.it