(Disastro Records/2 Roads 2008)
Che Gianluca De Rubertis (tastiere, chitarre e voce) e Alessandra Cantini (basso e voce) non siano degli sprovveduti ce lo dimostra – al di la del nome scelto per battezzare il loro sodalizio musicale, Il Genio – questo ottimo esordio per la neonata Disastro Records, nuova label della Cramps Music.
L’omonimo album del duo, formatosi nei primi mesi del 2007 in quel di Lecce, è una raccolta di dodici perle electro-pop-wave caratterizzate da atmosfere sensuali e retrò. I modelli sembrano essere gli chansonniers francesi (Serge Gainsbourg su tutti), gruppi come gli Stereo Total (anche loro di provenienza transalpina) e gli italianissimi Baustelle – nonché certi momenti post-punk dei nostri anni ottanta.
Oltre al primo singolo, il sensuale scioglilingua di Pop Porno, meritano una citazione anche A Questo Punto, segnata da un suono d’organetto che sa d’anni sessanta lontano un miglio, l’ironica Gli Eroi Del Kung Fu (con il testo in cui vengono nominati i più celebri attori del cinema di arti marziali, da Bruce Lee a Chuck Norris e caratterizzato da un ritornello che fa “uata uata uata”…), le atmosfere cupe di L’Orrore, collection di cliché del cinema horror-gotico classico, l’omaggio a Bethoveen dell’orchestrale La Pathétique (in cui, però, ci avviciniamo più che negli altri episodi del disco a certi duetti della canzone francese di molto tempo fa) e Una Giapponese A Roma, cover in chiave electro-pop di un brano in origine decisamente lunge-oriented, composto da Nick Currie e cantato dalla giapponese Kaimi Karie.
Oltre ai meriti musicali, al duo va riconosciuta la capacità di scrivere testi ironici e mai scontati, caratterizzati anche dall’uso di onomatopee e giochi di parole, e l’ottima esecuzione delle parti vocali. Una speciale menzione, in questo senso, merita Alessandra Cantini, interprete principale dei pezzi: la sua voce sa essere delicata, capricciosa e sensuale al tempo stesso (ascoltate in particolare Pop Porno).
Insomma, De Rubertis e la Cantini forse, come dicevamo all’inizio, non saranno dei geni, ma certamente il loro è un ottimo disco.
Voto: 8
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