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«L’uomo visibile» di Béla Balàzs‏. Click Per Infos.

Alberto Spadafora – Ufficio Stampa Cinema
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Con immenso piacere annunciamo la straordinaria novità nella collana «Saggi».
Scritto nel 1924, mai tradotto in Italia, arriva ora per la prima volta sul mercato editoriale italiano

L’UOMO VISIBILE

di Béla Balazs (a cura di Leonardo Quaresima)

dal 24 giugno disponibile in tutte le librerie.
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«Saggi» / ISBN 9788871807614 / euro 32 / 21×14 cm /
pp. 416 / traduzione di Sara Terpin
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Scritto nel 1924, L’uomo visibile è uno dei classici della teoria del cinema.
Balázs dà per la prima volta una compiuta formulazione alle caratteristiche originali del nuovo mezzo: il particolare apporto dell’attore, il fascino del primo piano, il ruolo del paesaggio e degli oggetti, l’inclinazione verso il fantastico, la nozione di stile.
Ma il libro è soprattutto una teoria del «gesto visibile», del volto, del corpo, delle loro più peculiari risorse espressive, riscoperte e rilanciate dall’immagine in movimento in contrapposizione all’astrattezza della scrittura e del linguaggio verbale. Ed è una concezione del cinema come grande dispositivo simbolico, governato, per l’autore, dai medesimi principi dell’espressionismo.
Tradotto in un gran numero di paesi (celebre la reazione polemica di Ejzenstejn), ammirato da scrittori come Robert Musil ed Erich Kästner, L’uomo visibile non è mai stato pubblicato in Italia e non è mai entrato davvero nella cultura cinematografica del nostro paese.
La presente edizione, tradotta con il sostegno dell’Associazione di Cultura Cinematografica «Sergio Amidei» di Gorizia e curata da Leonardo Quaresima (suo l’ampio saggio introduttivo), propone al lettore italiano la versione integrale, arricchita da un’antologia di testi dell’autore e dalle reazioni critiche che ne hanno accolto l’uscita.

L’AUTORE: Béla Balázs (1884-1949), nato in Ungheria, ha vissuto a Vienna, Berlino, Mosca (dopo l’avvento del nazismo), prima di tornare in patria nel dopoguerra. Ha avuto una formazione filosofica (è stato allievo di Bergson e Simmel) ed è stato legato a Lukács da un lungo sodalizio. Tra gli altri suoi libri teorici: Estetica del film (1930) e Il film, evoluzione ed essenza di un’arte nuova (1948), tradotti in Italia negli anni ’50. Il cinema occupa per altro solo una parte delle sue molteplici attività: ha scritto drammi, romanzi, novelle, fiabe, raccolte di poesie, libretti per opere liriche (per Bartók), testi per la radio, romanzi per ragazzi. Nella Germania di Weimar è stato uno degli autori di Piscator e ha fondato e diretto un gruppo teatrale agit-prop.

L’INDICE:

7 Nota del curatore
9 Introduzione, Leonardo Quaresima

L’UOMO VISIBILE

PROLOGO IN TRE ALLOCUZIONI
109 I. Chiediamo di poter entrare!
115 II. Ai registi e a tutti gli altri amici del settore
117 III. Del piacere creativo

APPUNTI PER UNA DRAMMATURGIA DEL CINEMA
135 La sostanza del cinema
La monodimensionalità del cinema, 135
Interpreti autori, 136
Cinema e letteratura, 138
Film e trama, 138
Trama parallela e significato profondo, 140
Della continuità visiva, 142
L’atmosfera, 143
Il significato delle cose visibili, 145
Letteratura filmata, 146
Gesto linguistico e linguaggio dei gesti, 147
La lingua visibile, 149
L’arte muta e l’arte del silenzio, 150
La sceneggiatura, 152
155 Tipo e fisionomia
Pericoli della tipizzazione, 156
Abiti e altri simboli, 157
Goethe sul cinema, 158
Della bellezza, 159
Il proprio volto, 160
Razze straniere, 161
Anima e destino, 162
Somiglianza e doppio, 163
165 La mimica del volto
L’epica delle sensazioni, 166
Gli accordi di sentimenti, 167
Il ritmo dei sentimenti, 169
Le possibilità visibili e la morale della fisionomia, 169
Il dramma della mimica, 171
Il primo piano, 171
175 Il primo piano
Il regista guida il tuo occhio, 176
Il naturalismo dell’amore, 177
Sul montaggio delle inquadrature di dettaglio, 177
Primi piani e riprese di soggetti maestosi, 180
Scene di massa, 181
Impressionismo cinematografico, 183
La realtà del grandioso, 184
L’atmosfera, 186
189 Il volto delle cose
Espressionismo, 190
Sogno e visione, 191
Cornice, 193
Sogno e sognatore, 193
La sostanza dei sogni, 194
Fotografia del pensiero, 196
Impressionismo ed espressionismo, 197
Stilizzazione decorativa, 197
L’«aura», 198
201 Natura e naturalezza
Paesaggio, 201
Come nasce «il paesaggio»?, 203
Il film e l’anima del lavoro, 204
I paesaggi del lavoro, 205
La fisionomia come categoria e il pansimbolismo, 207
La similitudine resa in immagini, 209
Prodigi e spettri, 210
Realismo americano, 213
Animali, 214
Bambini, 217
Sport, 219
Movimento, 220
L’inseguimento, 221
Eventi sensazionali, 223
Scenografia, trucco e illusione, 225
229 La conduzione delle immagini
Le immagini di passaggio, 230
Spostamenti, 232
Simultaneismo e refrain, 235
La direzione delle immagini, 236
Il ritmo, 238
Didascalie, 241
247 Appendice frammentaria
Della fotografia, 247
Un saluto di benvenuto al cinema a colori, 249
La musica al cinema, 251
Del comico cinematografico, 252
255 Weltanschauung

DUE RITRATTI
265 Chaplin, il provinciale americano
269 Asta Nielsen, come ama e come invecchia

APPENDICE 1. RECENSIONI CINEMATOGRAFICHE E INTERVENTI (1923-1929)
279 Nota del curatore
281 Ardente passione. Mater Dolorosa [id.], 1917, di Abel Gance
283 Adamo ed Eva, ovvero: E adesso che facciamo? Adam und Eva (Il paradiso perduto), 1923, di Friedrich Porges
286 Raskolnikow. Raskolnikow (Delitto e castigo), 1923, di Robert Wiene
289 La grande sonata della paura. Broken Blossoms (Giglio infranto), 1919, di David Wark Griffith
291 Die Straße. Die Straße [La strada], 1923, di Karl Grune
293 Orlacs Hände. Orlacs Hände (Le mani dell’altro/Le mani del giustiziato), 1924, di Robert Wiene
295 Prater. Una scoperta di Vienna. Merry-Go-Round (Donne viennesi), 1923, di Erich von Stroheim, Rupert Julian
298 Il film sui Nibelunghi. Die Nibelungen. 1. Teil: Siegfried (La canzone dei Nibelunghi), 1924, di Fritz Lang
304 Sylvester. Sylvester [La notte di San Silvestro], 1924, di Lupu Pick
310 Film «in stile», stile cinematografico e stile semplicemente
316 Arte cinematografica produttiva e riproduttiva.
321 Incursione in una nuova dimensione
324 Per inciso. Berlin. Die Sinfonie der Großstadt [Berlino. La sinfonia della grande città], 1927, di Walter Ruttmann
327 La massa, un nuovo volto cinematografico
331 Punto di vista sull’inquadratura

APPENDICE 2. LA RICEZIONE CRITICA
343 Nota del curatore
345 Spunti per una nuova estetica. Osservazioni su una drammaturgia del cinema, di Robert Musil
369 Béla dimentica le forbici, di Sergej M. Ejzenštejn
Forbici e forbici, di Dunja Dogo, 379
389 Scheda biografica
397 Filmografia
399 Indice dei film
403 Indice dei nomi