(Danza Cosmica/Audioglobe 2008)
Matrici e penetranti come pochi in Italia i Rio Mezzanino pubblicano il loro ottimo esordio, che ha una dimensione internazionale, sia per le sue notevoli influenze: Mark Lanegan, Tom Waits, Leonard Cohen ed i Calexico, sia per la rilettura di questi in modo estremamente personale ed avvolgente. Il risultato, infatti, è un indie-folk ben articolato, strutturato intorno ad un blues mai puro, ma filosoficamente sempre molto presente.
“Economy with upgrade” risulta nel complesso un lavoro di ottima fattura, con una giusta attenzione a tutti i particolari, che caratterizzano queste tredici canzoni. La voce baritonale di Antonio Bacchiddu se non disdegna le profondità dell’ex leader degli Screaming Trees, dall’altro va sempre in profondità caratterizzando in maniera costante tutti i brani in scaletta. Il sound poi sembra perfetto, dato che gira sempre intorno alle dodici battute inerpicandosi ora in ballate struggenti e folk-grunge, come in White bones, grazie alla quale la mente vola verso la profondità dei Mad Season, ora nell’indie oscuro di Lies. Sapori di bossa si annusano nei ritmi e nelle aperture di Phoenix e nell’indie-blues perfettamente a metà tra i Calexico ed il Mark Lanegan più introspettivo di Winter ghost. Le liriche sono minimali e oniriche, caratterizzate dal tema conduttore dell’acqua, visto dal punto di vista simbolico, come elemento purificatore e creatore, ma anche come elemento mobile.
Se in Italia dovessero aprire le date di Lanegan non dovremmo affatto stupirci.
Voto: 8
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