(Filthy Little Angels)
Iniziativa sicuramente lodevole quella della label Filthy Little Angels, che ha riunito in un CD promozionale sei EP liberamente scaricabili di altrettanti progetti da loro promossi/promozionati (quattro provenienti dall’underground albionico, uno da quello americano ed uno non si sa da dove).
Iniziamo a parlarne a partire da quello che più ha colpito il recensore, ovvero dai Plastic Passion www.myspace.com/plasticpassionuk dell’Hartforshire, tre ragazzi – Lemmi Eaton, Glenn Clift, Mike Frank – che nel loro “Out Of Sight/Out Of Mind EP” sviluppano con superba efficacia la lezione degli Wire di “Pink Flag”. “Art-punk” tremendamente efficace e quasi danzabile (Out Of Sight/Out Of Mind), frenetico e “teppista con una causa” (Screaming Mess). Trovassero un produttore con i quattrini (ché le idee ce le mettono/metterebbero loro), sbaragliebbero bravamente/bravamente la concorrenza in patria (e fuori: sentire Pass Over).
Poi, in rigoroso ordine di preferenza, vengono i Micropenis www.myspace.com/ilovemicropenis, vizioso duo inglese – Louise Murphy e Russell Jayson – che nel malato ”Commie Students EP” devastano gli uditori a colpi di Suicide periodo “the Second Album” e depravato pop nipponico (Victoria), infrangendo diverse barriere del buon gusto e del ritegno (Commie Students). Devono far paura, a conoscerli (Leningrad).
Nostalgici/o elettronici/o degli Eighties, ma con una diversa aura di eleganza sono/è i/il The Star Fighter Pilot, che nel “Kingdom Hearts EP” propongono/propone quattro canzoni di nostalgia discreta e buoni ritornelli (When We Break Up su tutte).
Più “rustici” e fedeli allo spirito di “buona la prima” sono il cantautore mascherato Captain Polaroid www.myspace.com/captainpolaroid di Birmingham (un paio di ruvidi brani all’attivo: A Dream Is A Dream Is A Dream Is A Lie e The Same Rules Always Apply) ed i “wavers” dell’isola di Man Postcode www.myspace.com/postcode – la cantante triste Marie Reynolds (sentire Lewis) e il chitarrista Mikie Daugherty, con l’aiuto del bassista Christian Daugherty e del batterista Martin Rigby – devoti degli Joy Division e del rumore. L’unico progetto un po’ incongruo, a parere di chi scrive, sono le Shisho www.myspace.com/shisho: due semi infanti statunitensi (Columbus, Ohio) che invece di ispirarsi agli idolini “pop” della loro età trafficano con canzoncine a bassa fedeltà curiose ma dispensabili (America Will Punch You).
Per contattare l’interessante label: info@filthylittleangels.com
Voto: 7
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